Energie rinnovabili : a
che punto è l’Italia?
A distanza di un anno dal
vertice delle nazioni unite e dall’adozione dell’agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile, l’Italia sembra non aver preso alcuna misura per rispettare i 17
obiettivi prefissati dall’ONU. Il 28 settembre da poco passato, l’economista
Enrico Giovannini, deputato, ha presentato il rapporto ASDIS, Alleanza per lo
Sviluppo sostenibile, alla Camera. Una relazione che ha mostrato a che punto è
lo stivale rispetto al resto dell’Europa. L’Italia è ancora molto lontana dal
percorso di sostenibilità delineato dall’agenda 2030 e dagli impegni
sottoscritti dall’ONU un anno fa, si legge dal rapporto. L’obiettivo 2030 è
quello di trasformare il mondo per renderlo più sostenibile. Attraverso un’educazione
inclusiva e paritaria per tutti; attraverso il sostegno delle infrastrutture e
innovazione; attraverso lo sviluppo dell’energia sostenibile e tanto altro.
Benché le regioni italiane
abbiano sviluppato il concetto di sostenibilità, non è ancora abbastanza su
scala europea. Secondo i dati del 2015 del gestore dei servizi energetici, la
Lombardia si è aggiudicata il primato assoluto per il consumo di energia da
fonti rinnovabili. In particolare, è leader nelle fonti idriche e nelle
biomasse solide e i rifiuti. La Toscana è prima nelle energie geotermiche
mentre la nostra Puglia è medaglia d’oro per quella eolica e solare,
aggiudicandosi inoltre il record per l’installazione di fotovoltaici.