ERASMUS: UN'ESPERIENZA PER CRESCERE
DESTINAZIONE ERASMUS
- L'emozione
arriva nel momento in cui si prende l'aereo e si arriva in quel posto dove non
si conosce nessuno
- Terrore,
paura e quasi quasi non faccio l'Erasmus e me ne sto a Padova
- Ma,
il primo impatto è stato questo...
- Una
tragedia proprio
- Una
volta partito poi è cambiato tutto
L'APPARTAMENTO
- Letto,
finestra e scrivania tutto attaccato. Sarà stata grande 3 metri
- Ero
in ostello, col mio valigione gigante e alla ricerca della casa
- Non
è stato mica difficile
- Alla
fine ho trovato una casa splendida, era una casetta ad un piano, costruita
penso a mano perché era un po' storta
- Nel
giro di un mese ci è crollato il tetto
- Era
piena piena di libri antichissimi, nuovi
- Poster,
dappertutto
- Mutande,
reggiseni e calzini ovunque in un letto IKEA ancora da montare appoggiato alla
parete
- Io
abitavo con 11 persone, quindi proprio era fantastico comunque già pranzare,
cenare, fare colazione tutti assieme
- A
volte è pulita...a volte, ma normalmente è un caos
VITA ERASMUS
- La
cosa bella dell'Erasmus è che non ci sono due giorni uno uguale all'altro
- Sveglia
alle 9
- 9,
10...diciamo, la prima lezione si saltava spesso
- Ti
svegli tardi perché la sera prima hai fatto serata
- Colazione
rigorosamente italiana, caffè fatto a casa, la moka portata da casa
- Ti
prepari, sistemi un po' casa, cosa che devi fare assolutamente
- Quindi
pranzo in mensa, con pollo fritto e patatine
- Riposino
pomeridiano
- Pomeriggio
ricerche in biblioteca
- E
studiare un po'...
- Verso
sera ceni, o da solo o con i tuoi amici, stai a casa, cominci a bere e poi,
quando hai finito di bere, esci nei locali a bere
- Un
giorno tipico è così, davvero
MASTICANDO LA LINGUA
- Uno
dei requisiti essenziali dell'Erasmus è proprio partire con una base minima
della lingua
- Lo
spagnolo è molto simile all'italiano. Io son partito senza conoscerlo e in un
mese e mezzo già lo sapevo bene
- Se
devo dare una valutazione del mio inglese quando sono partito da 1 a 10 dico 2,
3
- I
primi periodi avevo come un taccuino dove facevo tutte quante le figure
- C'è
il linguaggio universale dei segni che aiuta sempre
- Ho
pensato d'imparare con la cucina. Sono andato al supermercato e siccome le
vecchiette, le pensionate, sembravano molto disponibili, ho cercato di chiedere
loro come si facevano i cibi tipici
- Il
tema della Polonia è la patata, perché tutto quello che mangi è con le patate
- Ho
mangiato tantissimi wüstel e sono ingrassata 6 chili
in 4 mesi, quindi...
- (ragazza
che parla inglese del Limoncello)
- La
cucina italiana è molto buona...sì, ma sempre pizza, sempre
LO STUDIO DEGLI ALTRI
- La
cosa più strana per me era fare lezione in 20, in 10 persone
- I
professori splendidi, ti seguono tantissimo
- Eravamo
molto seguiti
- Un
modo d'insegnare diverso
- Quantitativamente
devolvono molti più fondi alla ricerca, io faccio ingegneria, lì la facoltà era
semplicemente perfetta
- C'era
un ufficio di riferimento, un ragazzo che era lì apposta per noi Erasmus
- Cinema,
banca, market, discoteca, tutto dentro il campus
- C'è
questo bonus Erasmus e i professori non la fanno molto difficile per noi
- Dopo
un anno che ritorni hai mantenuto alcune delle relazioni intanto che sei
riuscito a fare in Erasmus e alcune sono, possono essere anche di tipo
lavorativo, o comunque conoscenze che ti potranno poi servire un domani
- Credo
che l'esperienza Erasmus mi sia servita per invogliarmi, per darmi una spinta
ad uscire anche dopo la laurea
ORGASMUS
- Una
cosa positiva dell'Erasmus è che comunqe hai un
rapporto con le ragazze che si limita al periodo in cui tu rimani in questo
paese
- Amori?
Mmm... amori
- Top
secret
- Sentimentalmente
un po' una tragedia
- Mi
piaceva molto lei, ho tentato di prenderla per le mani e per un po' abbiamo
ballato insieme, finché nell'imbarazzo della timidezza lei è scappata, ma prima
di scappare mi ha dato il numero di telefono
- Ho
conosciuto Lucy e dopo tre giorni stavamo assieme e dopo 13 anni stiamo ancora
insieme
LA VALIGIA DEL RITORNO
- Ora
che sono tornato in Italia non posso pensare a un futuro qua
- Abitare
con i miei genitori un'altra volta...non posso, non posso, non posso
- Il
ritorno è coinciso con un periodo abbastanza scioccante, perché era difficile
trovare una nuova dimensione nella mia città
- L'Erasmus
mi ha lasciato un sacco di emozioni
- Libertà,
di capire che alla fine siamo tutti praticamente uguali, con gli stessi sentimenti,
le stesse necessità e le stesse paure
SENTIRSI VICINI
- Mi
sento leggermente più europea
- “Je
me sens éuropéenne”
- Siamo
tutti uguali, più o meno, ma è importante mantenere le proprie radici
- Io
mi sento tedesca...no...sì, mi sento tedesca
- Il
mio spirito è più catalano
- Io
mi sento cittadina del mondo
- Io
mi sento così così
- Oggi
mi sento non molto europeo e non molto italiano
- Io
mi sento un mix tra una supercazzola spermatulata e
una tapitapiocantani più o meno (frase senza senso,
citazione di un famoso film comico italiano, “Amici miei”)
- Ho
imparato anche a stare un po' più al mondo, diciamo
- Ciao.
Siete degli imbroglioni. No, basta, me ne vado.