L’ITALIA DA DISTRUGGERE

Lei avrebbe meritato un 28 o un 29, le ho messo 30 perché ho applicato quello che chiamo il quoziente di simpatia, poca cosa, ma quanto basta per farla arrivare al 30. Qualcuno trova da eccepire su questo mio quoziente di simpatia, ma io credo che la simpatia, nel senso greco del termine “syn pathiin”, cioè condividere il pathos, la sofferenza altrui, è molto importante per un medico. Ad altri applico invece il quoziente di antipatia, cioè tolgo due, anche tre punti. L’antipatia è la cosa peggiore per un medico. Lei è meritevole comunque, complimenti. Ma non si monti la testa, ha ancora due esami da fare con me e sono sempre in tempo a farla a pezzi.

-          Quelli chi sono, amici suoi? Si porta dietro la claque?

-          No, è che, siccome dovevamo partire, allora sono venuti per…

-          Sono nel mio corso? Non me li ricordo

-          No, Carlo fa economia e invece Berto studia filosofia

-          Non mi racconti le loro biografie, a me basta sapere soltanto che elementi simili andranno a far danno altrove. Economia…Filosofia…Andiamo bene! Lei promette bene le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio. Lei ha una qualche ambizione? E allora vada via, se ne vada dall’Italia, lasci l’Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?

-          Non lo so, non ho ancora deciso.

-          Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America se ha la possibilità, ma lasci questo paese. L’Italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire.

-          Cioé secondo lei tra poco ci sarà un’apocalisse?

-          E magari ci fosse!! Almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via.

-          E Lei allora Professore perché rimane ?

-          Come perché ? Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.