Il teatro comico in Italia e la Commedia dell'Arte

Il teatro comico in Italia e la Commedia dell'Arte Il teatro comico italiano {!affonda:FR : coule}} le sue radici nella Commedia dell'Arte, un genere teatrale che si {!sviluppò:FR : il développa}} nel XVI secolo con {!attori:FR : acteurs}} che recitavano {!improvvisando:FR :en improvisant}} commedie dagli {!intrecci:FR : entrelacements}} amorosi e comici. Le compagnie della Commedia dell'Arte giravano di città in città e {!recitavano:FR : ils récitaient}} generalmente nelle piazze o in piccoli teatri. {!Nel:FR : dans le, en}} corso del {!secolo:FR : siècle}}, e poi {!soprattutto:FR : surtouti}} nel '600, i Comici vennero sempre più spesso invitati nei grandi teatri delle corti dei monarchi più illuminati d'Europa. Fu solo nel '700 però che i personaggi creati dalle compagnie (Arlecchino, Colombina, ecc.) divennero immortali, grazie all'opera del celebre drammaturgo veneziano Carlo Goldoni.

La Comedia dell'Arte è un fenomeno unico nella storia del teatro, un evento irrepetibile che non ha nulla a che fare con il teatro moderno, {!eppure:FR : pourtant}} tanti attori italiani hanno attinto dal patrimonio delle maschere: da Ettore Petrolini Totò e, per ultimi, a Gigi Proiett e Dario Fo. Quest'ultimo, premio Nobel nel 1997, è stato autore di una fantasiosa e fortunatissima {!rielaborazione:FR : réélaboration}} scenica di alcuni dei più significativi testi {!tramandati: FR : transmis}} della Commedia dell'Arte nello spettacolo dal titolo Mistero Buffo.

Extrait de la méthode “Magari” p. 232-233