L’opinione del regista

«Anche io all'inizio ho fatto così. E da muratore sono diventato regista»

«L'obiettivo è uno solo: differenziarsi»

Duccio Forzano, regista di «Che tempo che fa» e «Verissimo»: «I videocurriculum esaltano la creatività»

MILANO - «I video curriculum e i linguaggi connessi non sono per tutti. La conoscenza degli applicativi informatici e delle tecniche di ripresa professionale condizionano fortemente la qualità del prodotto». Parola di Duccio Forzano, regista della trasmissione di Rai 3 “Che tempo che fa” e di numerosi programmi televisivi di spicco (Verissimo, Stasera pago io, Uno di noi, tanto per citarne alcuni).

«ANCHE IO HO FATTO COSI'» – Forzano è uno che se ne intende. E non solo per la professione che svolge. « Anche io ho presentato il mio primo “video clip” a Claudio Baglioni come fosse un video curriculum – racconta ricordando i suoi esordi -. Si chiamava “Bolero” e sono riuscito ad affermarmi come regista proprio grazie a quel video. Dovevo farmi conoscere e ho dato tutto me stesso per agganciare il treno giusto. Per cui capisco chi cerca di emergere e “riscrive” la propria storia sotto forma di video». Prima di buttarsi nel mondo delle riprese e della tv Forzano si guadagnava da vivere svolgendo diversi lavori e per un certo periodo è stato anche muratore, ma con dentro di sè già la passione per la macchina da presa. «UNA CREAZIONE A TUTTI GLI EFFETTI» - «I video curriculum, i blog pensati come curriculum visivi sono degli strumenti che esaltano la creazione a tutti gli effetti – sottolinea il regista– e da un punto di vista squisitamente tecnico è sufficiente “personalizzare” un curriculum come se fosse una tavolozza di un pittore, partendo semplicemente da un programma come Power point che ormai conoscono tutti». Ma non è l'unica strada. « Ci sono degli ottimi software free per la realizzazione dei filmati come virtualdub (http://www.virtualdub.org) – spiega ancora Forzano -. Se invece si vogliono caricare dei video da comuni videocamere, macchine fotografiche digitali o telefonini cellulari occorre che vengano supportati i formati Wmv, Asf, Mpg. E' una buona soluzione, infine caricare un file di dimensione massima pari a 10 Mb e così la durata di un filmato è impostata sui 2 minuti indicativi». OBIETTIVO: «DIFFERENZIARSI» - Ma l'aspetto tecnico è probabilmente quello meno significativo. «Quel che conta davvero – dice ancora il regista di Fabio Fazio - è avere una idea. Poi si può sempre cercare di farsi aiutare nel caso non si conoscessero i software necessari per il montaggio. Perché per raggiungere l'obiettivo occorre far capire chi siamo e anche un curriculum può essere una occasione. Per differenziarci».

Ora completa (poche parole per risposta):

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